LA TRAPPOLA DEL REGIME FORFETTARIO

E' DAVVERO LA SCELTA MIGLIORE?

STRATEGIA FISCALE AVANZATA

Dott. Vincenzo Caiola

1/4/20252 min read

Il regime forfettario è spesso percepito come una soluzione ideale per liberi professionisti, artigiani e piccoli imprenditori, grazie alla semplicità di gestione e alle aliquote fiscali apparentemente vantaggiose. Tuttavia, ci sono aspetti meno noti che possono trasformare questo regime in una scelta meno conveniente di quanto sembri. Analizziamoli insieme.

1. Tasse sul reddito: un'imposizione costante

A differenza dei regimi fiscali ordinari, nel regime forfettario si paga sempre e comunque sulle somme fatturate, indipendentemente dai costi sostenuti. Questo significa che:

  • Ogni euro fatturato genera un reddito imponibile su cui calcolare le tasse.

  • L'unica spesa deducibile è rappresentata dai contributi INPS obbligatori versati.

Di conseguenza, il carico fiscale rimane rigido e potenzialmente più alto in caso di costi elevati o investimenti.

2. Contributi previdenziali: un peso da considerare

Uno degli aspetti più critici del regime forfettario riguarda i contributi previdenziali, in particolare per artigiani, commercianti e professionisti iscritti a casse obbligatorie di categoria (ad esempio avvocati, commercialisti, ingegneri, ecc.).

  • Il meccanismo: I contributi si calcolano sul reddito imponibile prodotto (quindi sul fatturato meno la ridotta percentuale forfettaria applicata ai costi).

  • Il rischio: L'aumento del reddito imponibile generato dal regime forfettario, che non consente di dedurre spese ordinarie, può portare al superamento di soglie critiche che attivano extra contributi INPS o contributi variabili calcolati dalle casse di appartenenza. Per artigiani e commercianti, i contributi possono raggiungere il 24-25% del reddito imponibile, mentre per i professionisti con casse obbligatorie, i tassi variano a seconda della categoria.

Questa dinamica può comportare una significativa riduzione del margine netto, annullando i vantaggi del regime.

3. Chi dovrebbe riflettere prima di scegliere il regime forfettario?

Il regime forfettario può essere una buona opzione, ma:

  • Per chi ha costi rilevanti: Se i costi di gestione della tua attività sono elevati, il regime ordinario potrebbe consentirti un risparmio netto superiore, grazie alla possibilità di dedurre i costi effettivi.

  • Per chi è vicino alla soglia contributiva: Fatturare molto può sembrare positivo, ma attenzione alle soglie che attivano i contributi previdenziali maggiorati.

  • Per chi ha redditi bassi: Anche con un’aliquota bassa, il regime ordinario potrebbe essere più vantaggioso grazie alla deduzione dei costi.

4. Conclusioni: una scelta da valutare attentamente

Il regime forfettario non è una soluzione "taglia unica". È essenziale valutare con attenzione la struttura della propria attività, le prospettive di crescita e l'incidenza dei costi. Per molte categorie, il regime può rappresentare una fase di avvio vantaggiosa, ma è altrettanto vero che, in determinate condizioni, può trasformarsi in un limite al risparmio fiscale e alla sostenibilità economica.

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